La Basilica di San Giovanni in Laterano (conosciuta anche come la Cattedrale di Roma) è la prima delle quattro basiliche papali maggiori (Basilica di San Giovanni in Laterano, Basilica di San Pietro in Vaticano, Basilica di San Paolo fuori le mura, Basilica di Santa Maria Maggiore).
La Basilica è situata sul colle del Celio ed è la più antica, nonché la prima a cui è stato assegnato il titolo di basilica ed è pertanto definita “arcibasilica”. Più precisamente, ha il titolo onorifico di Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum Mater et Caput, che vuol dire “Madre e Capo di tutte le Chiese della Città e del Mondo”.
Questa Basilica, per la sua bellezza e la sua importanza storica, è senza dubbio una meta irrinunciabile per i turisti e i pellegrini di tutto il mondo.
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Quando fu costruita la Basilica di San Giovanni in Laterano?
La Basilica di San Giovanni in Laterano sorse nel IV secolo nell’Horti Laterani, un antico possedimento fondiario della famiglia dei Laterani, confiscati durante l’impero di Nerone.
Nell’area in cui sorse la basilica, Marco Aurelio, nell’anno 161, vi costruì un palazzo residenziale
e l’Imperatore Settimio Severo utilizzò una parte dei terreni confiscati per l’edificazione di un grande complesso militare chiamato Castra nova equitum singularium, ovvero Nuova Caserma delle guardie scelte.
Il terreno e il palazzo pervennero all’imperatore Costantino quando sposò nel 307 Fausta, figlia dell'ex-imperatore Massimiano. Secondo la tradizione, fu Costantino che, in seguito alla vittoria della Battaglia di Ponte Milvio (312 d.C.), fece costruire la Basilica nei pressi del palazzo come segno di riconoscimento verso Cristo.
La Basilica fu consacrata nel 324 da Papa Silvestro I che la dedicò al Santissimo Cristo il Salvatore. Nel IX secolo, papa Sergio III la dedicò anche a San Giovanni Battista, mentre nel XII, papa Lucio II aggiunse anche San Giovanni Evangelista. Infatti il vero nome della chiesa è Basilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista.
L’interno della Basilica di San Giovanni in Laterano
Originariamente la Basilica era nota con il nome di Basilica Aurea e riceveva continue donazioni da imperatori, papi e altri benefattori.
La Basilica nel corso dei secoli fu ripetutamente danneggiata da attacchi vandalici, saccheggi e terremoti, e restaurata.
Il suo totale riassetto avvenne a opera di Francesco Borromini che creò qui uno dei suoi più alti capolavori, ricostruendo l’intera navata centrale e quelle laterali.
Tra le opere più celebri della Basilica di San Giovanni in Laterano abbiamo l’affresco di Giotto raffigurante Papa Bonifacio VIII nell'atto di indire il primo Giubileo del 1300, il soffitto a cassettoni della navata centrale disegnato da Pirro Ligorio e ornato da Daniele da Volterra ed il pavimento di tipo cosmatesco.
Il Chiostro Lateranense
Il Chiostro fu costruito nella prima metà del XIII sec. ad opera del celebre marmoraio romano Pietro Vasselletto.
Misura 36 metri per lato ed è, infatti, il più grande chiostro della capitale.
All’interno del Chiostro sono conservate numerose sculture e ornamenti tra cui alcune opere di Arnolfo di Cambio e la copia della bolla di Gregorio XI sul primato dell'Arcibasilica.
Al centro del cortile interno è tenuto a giardino si trova il Pozzo della Samaritana risalente al IX secolo.
Scala Santa e Sancta Sanctorum
Il Santuario Pontificio della Scala Santa è tra i più illustri del mondo cattolico. Si trova presso la Basilica di San Giovanni in Laterano e custodisce la cappella dei Papi detta Sancta Sanctorum, ove si venera l’immagine del SS. Salvatore (detta Acheropìta, ovvero non dipinta da mano d’uomo).
Il Sancta Sanctorum rappresenta uno dei migliori esempi di arte gotica a Roma.
La cappella custodiva al suo interno molte e veneratissime reliquie di Santi definite “le cose sante tra le sante”, i sancta sanctorum appunto. Per questo motivo, la cappella, originariamente dedicata a San Lorenzo, nel IX secolo fu chiamata Sancta Sanctorum.
Sotto l’altare papale, si aprono i due sportelli di bronzo che coprono l’arca di cipresso fatta eseguire da Leone III e contenente il tesoro e le reliquie del Sancta Sanctorum. Si tratta di teche, croci, pissidi, tessuti, ricami, pergamene, miniature, smalti, di valore incalcolabile.
Si può raggiungere la “Cappella di San Lorenzo” o “Sancta Sanctorum” attraverso la Scala Santa, costruita da papa Niccolò III nel 1278.
Cuore della Cristianità, la Scala Santa, è composta da 28 gradini di marmo bianco, quelli che, secondo la tradizione sono stati percorsi da Cristo per recarsi da Ponzio Pilato nel giorno della sua condanna a morte. E per questo chiamata Scala Santa. Gli scalini, secondo la tradizione, furono portati a Roma nel 326 da Gerusalemme per volere di Sant’Elena, madre dell’Imperatore Costantino.
I gradini conducono alla cappella ed essi devono essere saliti in ginocchio per venerazione alla Passione di Gesù.
La Piazza di San Giovanni in Laterano
La bellissima Basilica di San Giovanni in Laterano, sorge sulla Piazza di Porta San Giovanni, una delle piazze più importanti di Roma.
Al centro della piazza si trova l’obelisco più antico e più alto della città (31 metri), fatto di granito rosso, e che si trovava nel tempio di Ammon a Tebe, presso Luxor.
Ai piedi dell’obelisco, la Fontana dell’Acqua Felice, costruita nel 1588 da Domenico Fontana.
Basilica di San Giovanni in Laterano: alcune curiosità
Se sei curioso ti sveliamo alcuni particolari che forse non conosci sulla Basilica di San Giovanni in Laterano:
- Una particolarità della basilica è collegata a un effetto acustico.
Tra un'arcata e l'altra, appoggiandovi sul colonnato, potete confidare qualcosa a un altro interlocutore appoggiato dalla parte opposta senza che nessuno vi senta; - Alla Basilica è legato un curioso e macabro evento.
Nella Basilica si tenne uno degli avvenimenti più drammatici nella storia della Chiesa cattolica: il processo a papa Formoso (noto come Sinodo del cadavere).
Dopo la sua morte nell'896, il suo successore, Stefano VI, istruì un processo contro di lui, con l’accusa di essere salito al soglio pontificio appoggiato da fazioni filogermaniche.
La mummia di Formoso fu dunque riesumata dal sepolcro e collocata su un trono nella sala del concilio per rispondere a tutte le accuse avanzate da papa Giovanni VIII.
Il verdetto stabilì che il pontificato era stato illegittimo e tutti gli ordini da lui conferiti vennero dichiarati non validi. Inoltre gli vennero strappate dal corpo le vesti papali, tagliate le tre dita della mano destra (usate dal Papa per le consacrazioni). Il cadavere fu poi gettato nel Tevere.
Nello stesso anno un terribile terremoto danneggiò gravemente la chiesa: l'evento fu ritenuto un castigo divino nei confronti di Stefano VI e richiese una profonda restaurazione della Basilica.