Castel Sant’Angelo (detto anche Mausoleo di Adriano) è un monumento di Roma situato nei pressi del Vaticano e più precisamente lungo la riva destra del Tevere. Una fortezza di proprietà demaniale dello Stato Italiano collegata allo Stato del Vaticano attraverso il corridoio fortificato del "passetto".
È possibile raggiungere Castel Sant’Angelo dalla fermata 6 “Città del Vaticano” del nostro tour Hop On Hop Off. Oppure godere di una visita guidata del centro storico di Roma e ammirare i suoi monumenti più famosi come Fontana di Trevi, il Palazzo di Montecitorio, il Pantheon, e anche Castel Sant'Angelo.
Il museo di Castel Sant’Angelo
La storia di Castel Sant’Angelo, ha reso il monumento un vero e museo, che custodisce al suo interno numerose collezioni divenendo sede museale nel 1925 e ospitando svariate collezioni di sculture, dipinti, reperti marmorei, armi, mobili e oggetti di varia provenienza. All’interno è addirittura conservata una pietra circolare con scavate le impronte dei piedi che sarebbero state lasciate dall’Arcangelo Michele durante l’ascensione celeste.
La struttura del museo è sviluppata su sette livelli riconducibili a tre differenti tipologie architettoniche, e che ben esplicano le varie modificazioni che hanno interessato il monumento.
Arricchisci la tua esperienza nella città eterna, e approfitta della vicinanza con la nostra fermata Hop-On Hop-Off, immergendoti completamente nella visita di Castel Sant’Angelo. Fortezza difensiva, prigione, castello e dimora nobiliare, sede apostolica, rifugio dei Papi, caserma e infine, museo. Oggi di proprietà del Mibact e dal 2014, parte del Polo Museale del Lazio.
La storia di Castel Sant’Angelo
La storia di Castel Sant’Angelo risale al 135 d.C. quando l’imperatore Adriano ordinò di far costruire un gigantesco mausoleo funebre per sè e per la sua famiglia. Il Castello ricoprì la sua funzione fino al 403 d.C. quando fu collegato alle Mure Aureliane per volere dell'imperatore occidentale Onorio.
Da quel momento perse la funzione originaria di sepolcro e iniziò una seconda vita come castellum, un baluardo avanzato oltre il Tevere per difendere la città di Roma. Infatti sarà la fortificazione a salvare l’insediamento vaticano dapprima dal Sacco dei Visigoti di Alarico nel 410 d.C. e poi dei Vandali di Genserico nel 455 d.C.
Agli inizi del VI secolo il Castello venne poi adibito a prigione di Stato da parte di Teodorico.
Secondo la tradizione, fu nel 590 d.C. che il monumento ottenne il suo nome attuale. Si narra che Papa Gregorio I decise di organizzare una solenne processione penitenziale a causa della grave pestilenza che aveva colpito Roma. Durante la processione, mentre stava attraversando Ponte Elio, ebbe la visione (sulla cima della Mole Adriana) dell’Arcangelo Michele che rinfoderava la spada come a significare la fine della pestilenza.
Da quel momento il Castello prese il nome di Castel Sant’Angelo. Il possesso dell’edificio fu, in seguito, conteso tra numerose famiglie: diventò la roccaforte del senatore Teofilatto e della sua famiglia, passò in mano ai Crescenzi con il nome di Castrum Crescentii, per poi diventare proprietà dei Pierleoni e successivamente agli Orsini.
Fu con papa Niccolò III della famiglia Orsini che, per garantire una maggiore sicurezza al Palazzo Vaticano, venne realizzato il Passetto di Borgo: un passaggio sopraelevato e fortificato che collega il Vaticano al Castello.
Le sorti di Castel Sant'Angelo si legano inscindibilmente a quelle dei pontefici nel 1367, quando le chiavi del castello vennero consegnate a papa Urbano V, per sollecitare il rientro a Roma dall'esilio avignonese. La sua struttura solida e fortificata consentirà di utilizzarlo per varie funzioni: come rifugio nei momenti di pericolo, per ospitare l'Archivio e il Tesoro Vaticani, come tribunale e prigione.
Castel Sant’Angelo: curiosità da conoscere
Castel Sant’Angelo è una delle mete più apprezzate a Roma ma conosci le sue particolarità?
Ecco alcune curiosità su Castel Sant’Angelo:
- Le prigioni del Castello viddero passare tanti personaggi famosi tra cui: Giordano Bruno, Alessandro Farnese, Cagliostro (il famoso negromante), e Benvenuto Cellini, famoso per la sua fuga (attraverso una latrina) dalla cella in cui era rinchiuso;
- Sulla sommità di Castel Sant’angelo è presente una statua in bronzo che raffigura l’arcangelo Michele. Questa statua ha però una storia travagliata. Si tratta infatti della sesta statua, susseguita a una sequenza di statue realizzate in diversi materiali come legno e marmo;
- Castel Sant’Angelo è stato di ispirazione a numerosi registi e cantautori. Qui Puccini ambientò l’ultimo atto della sua Tosca. Successivamente Castel Sant’Angelo di Roma fu set del film Senso (1954) di Luchino Visconti e parte dell’ambientazione del colossal hollywoodiano di Dan Brown “Angeli e Demoni”. Appare anche nei videogiochi Assassin’s Creed II e Assassin’s Creed: Brotherhood.
Inoltre viene citato anche nei testi di alcuni cantautori, come in alcuni di Achille Lauro: “Bvlgari” e “Zucchero”; - Oggi il ponte di Sant’Angelo è decorato con le statue di San Pietro e San Paolo. A queste due sculture seguirono poi la serie di angeli commissionati da Papa Clemente IX e creati dagli allievi di Bernini sotto la sua meticolosa guida.
Dal 1500 in poi, invece, sul Ponte venivano esposte le teste mozzate dei condannati a morte. Da qui che deriva il detto romano “ce so più teste mozze sulle spallette che meloni al mercato”; - L’esecutore delle sentenze capitali dello Stato Pontificio nell’800 era Giovanni Battista Bugatti detto “Maestro Titta Er boja de Roma”. Mastro Titta era non solo boia ma anche ombrellaio. Viveva e lavorava a pochi passi da Castel Sant’Angelo, sulla sponda destra del Tevere, in Via del Campanile 2.
Prestò 68 anni di servizio e tormentò e giustiziò 516 persone con impiccagione, mannaia o ghigliottina.